[ottobre 2025] Sono disponibili online i primi due thematic brief realizzati nell’ambito del progetto Interreg Europe GreenGov, dedicati al principio Do No Significant Harm (DNSH) e al Climate Proofing delle infrastrutture. I documenti offrono un quadro del contesto normativo europeo, evidenziano le principali sfide operative e propongono raccomandazioni pratiche per migliorare l’attuazione di questi principi.
Poliedra, advisory partner del progetto, ne ha coordinato la redazione valorizzando l’esperienza maturata nell’assistenza tecnica alla programmazione FESR 2021-2027 di Regione Lombardia e Regione Sardegna e mettendo a sistema i contributi dello scambio tra partner europei.

DNSH: da vincolo a opportunità
Il thematic brief dedicato al principio DNSH mette in luce alcune criticità ricorrenti rilevabili sia nel contesto italiano che in quello europeo, tra cui:
- la necessità di criteri armonizzati a livello europeo e di un migliore coordinamento con le altre procedure ambientali
- la carenza di competenze specialistiche e strumenti di valutazione condivisi
- la necessità di un cambiamento culturale e operativo, sia nelle autorità di gestione che tra i beneficiari.
Tra le azioni raccomandate per promuovere il ruolo del principio DNSH come leva per migliorare la sostenibilità e la qualità dei progetti, superando la percezione di mero vincolo normativo:
- promuovere l’armonizzazione dei criteri e degli approcci fra regioni e paesi UE e adottare approcci proporzionali
- predisporre linee guida operative chiare
- rafforzare la cooperazione tra uffici e competenze diverse
- investire in formazione specifica.
Climate Proofing: infrastrutture più resilienti agli impatti climatici
Il secondo brief è dedicato al Climate Proofing, ovvero all’integrazione della mitigazione dei cambiamenti climatici e della resilienza climatica nella pianificazione e realizzazione delle infrastrutture. Tra le sfide principali identificate ricorrono:
- la limitata disponibilità di dati climatici e strumenti operativi adeguati
- il bisogno di rafforzare le competenze tecniche all’interno delle amministrazioni e fra i professionisti (progettisti e pianificatori)
- una consapevolezza ancora scarsa della necessità di agire in relazione ai cambiamenti climatici.
Le raccomandazioni proposte includono:
- sviluppare strumenti anche semplificati ma metodologicamente solidi per valutare la vulnerabilità e la resilienza ai cambiamenti climatici
- attivare percorsi di formazione e certificazione per i tecnici e i funzionari
- integrare i criteri di climate proofing sin dalle fasi di progettazione e selezione dei progetti.

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